Terrapiena



AUTRICE

Carola Susani


LINGUA

Italiano


EDITORE

Minimum Fax


URL sito

https://www.minimumfax.com/


Trailerabile


Genere

Drammatico


Target

Per tutti


Biografia autrice

Carola Susani è nata a Marostica (Vicenza) nel 1965. È una scrittrice. Nel 1995 è uscito il suo primo romanzo, Il libro di Teresa (Giunti), nel 1998 La terra dei dinosauri (Feltrinelli). Con Feltrinelli ha inoltre pubblicato i romanzi per ragazzi Il licantropo (2002) e Cola Pesce (2004).

Nel 2006 minimum fax ha pubblicato la sua raccolta di racconti, Pecore vive (finalista al Premio Strega 2007). Un suo racconto è incluso nell’antologia al femminile di minimum fax, Tu sei lei. Eravamo bambini abbastanza (minimum fax 2012) ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio Lo Straniero 2012.

Nel 2014 la casa editrice Laterza pubblica Susan la piratessa, un romanzo illustrato per ragazzi. Per ragazzi sono anche le riscritture dell’Eneide e dell’Odissea e Miti romani (Nuova frontiera junior), oltre al romanzo Un segreto a scuola (Mondadori 2019). Del 2018 è La prima vita di Italo Orlando (primo di una trilogia targata minimum fax).

Da anni promuove la lettura con l’associazione di scrittori “Piccoli maestri”, conduce laboratori di scrittura per adulti e ragazzi e conduce un club di lettura per l’Associazione Fondo Moravia. È redattrice della rivista Nuovi argomenti, ha collaborato con Gli Asini, Lo Straniero, la Repubblica, Accattone. Attualmente collabora con L’osservatore romano e fa parte della redazione del mensile Donne Chiesa Mondo


Anno di pubblicazione

2020


Ambientazione

Sicilia


Sinossi breve

Una favola nera nella Sicilia anni 70. Sotto a un terrapieno sorgono una baraccopoli e una comunità di attivisti – sono anarchici, comunisti, hippie italiani e stranieri – che tenta di spingere i baraccati senza diritti a ribellarsi. Quando i ragazzini del posto troveranno nel fiume un misterioso giovanotto biondo, questo dio del cambiamento travolgerà più di una vita. Carola Susani, con questo secondo capitolo della trilogia su Italo Orlando, racconta un altro passaggio della nostra storia, quando per un momento sembrò che la giustizia fosse prossima e che anche l’amore rilucesse nuovo.


Sinossi lunga

Siamo in Sicilia, all’inizio degli anni Settanta, è settembre. Su una grande spianata sotto un terrapieno coltivato a ulivi sorge una baraccopoli costruita dopo il terremoto. È un luogo apparentemente secco e arido, nelle abitazioni manca l’acqua, i diritti elementari sono negati. Un gruppo di attivisti vi fonda una specie di comune – sono anarchici, comunisti, hippie italiani e stranieri – e cerca di spingere gli altri baraccati a ribellarsi.

Ma un giorno, i bambini della comunità trovano un giovane alla foce del fiume: è magro, ha i boccoli biondi, sembra morto. Gli danno il nome di Italo Orlando, per una leggenda di qualche anno prima. Non sanno che la nuova apparizione di questo dio del cambiamento travolgerà più di una vita.

Più di tutti, di lui si innamorerà perdutamente uno studente di origine povera, Saverio. Saverio e Italo vivranno la loro storia d’amore, protetti dall’ accoglienza e dalla tolleranza della comune, ma osteggiati dagli abitanti della baraccopoli. Eppure il loro amore è la scintilla da cui parte il fuoco che infiamma gli animi degli attivisti che coinvolge poi anche gli abitanti che iniziano a ribellarsi ai padroni, ai signori. Manifestazioni e cortei riempiono le strade del paese, un paese che è ormai fantasma dopo il terremoto che lo ha distrutto.

“L’autunno in cui ritrovammo Italo al Ponte di Legno, le manifestazioni erano piene: sulle piazze del paese vecchio o dei paesi vicini, nelle spianate che portavano ai villaggi s’adunavano le coppole dei braccianti, i fazzoletti neri attorno alle orecchie, donne adulte dalla pelle tesa e brillante come quella di mia madre che alzavano la voce e il braccio; c’erano i giovani lavoratori con i maglioni a collo alto, gli studenti capelloni e le ragazze spioventi, capelli lisci e scuri, tutte di nero per il lutto dei padri o dei fratelli, gli stivali alti con le zeppe”.

A raccontarci questa favola nera di promesse e di rovina, di illusioni, di cambiamenti reali e di tragedia, è un ragazzo, Ciccio, all’epoca tredicenne, che abita in una delle baracche con la madre e la sorella. Ciccio è in piena età di formazione, culturale, sessuale, ideologica ed emotiva. Ciccio è scontroso, povero, sporco, poco socievole. Eppure viene quasi adottato dalle famiglie della comune e trascorre felici pomeriggi con gli altri bambini (Elia, Dora e Marco), al mare o a raccogliere fichi. Ciccio cerca di stare il più lontano possibile dalla sua baracca, da una madre depressa che ha occhi solo per la figlia Maria e che accetta passivamente la violenza dell’uomo che Ciccio chiama “zio”, ma che è solo un criminale con cui la madre va a letto.

Le esperienze che Ciccio fa con gli attivisti della comune segnano profondamente la sua crescita e il suo futuro, permettendogli di vedere oltre gli stretti e angusti confini del suo squallido nucleo familiare e di avere l’illusione di poter fuggire da un destino già segnato. Con loro scopre il sesso, la libertà, gli ideali, il coraggio, i libri.

Con il suo stile visionario e attento, in questa seconda parte della trilogia su Italo Orlando, Carola Susani ci racconta un altro passaggio decisivo nella storia del nostro paese, quando per un momento sembrò che la giustizia fosse prossima e che anche l’amore rilucesse nuovo. Ma l’epilogo delle storie di Ciccio e Saverio raccontano invece la profonda disillusione, l’accettazione di una dura e deludente realtà che cancella le speranze di uomini e donne che per un momento hanno creduto nella possibilità di un mondo diverso, di una GIUSTIZIA INFINITA.


Titolare diritti audiovisivi

minimum Fax


Traduzione all’estero

No


Testo opzionato

No